Il parquet viene da sempre impiegato nelle pavimentazioni delle camere da letto per conferire un senso di calore e intimità ma negli ultimi tempi il suo utilizzo si è ampliato divenendo la scelta principale anche per i soggiorni e persino i bagni.
Le caratteristiche e i trattamenti a cui vengono sottoposte le assi hanno reso il legno materiale idoneo anche per locali ad alto tasso di calpestio come la zona living e persino per locali con presenza di acqua come i bagni e le cucine.
Nel caso in cui il parquet vi abbia conquistato, meglio rispettare però una regola d’oro: differenziare il tipo di posa o le dimensione dei listoni per le vari stanze.
Con pochi accorgimenti scoprirete che, grazie ad una diversa disposizione delle assi o giocando con le dimensioni di queste ultime, potrete ottenere un effetto ottico che dilata gli spazi o al contrario che li renda più discreti e accoglienti.
La posa a spina di pesce italiana o ungherese. Molto in voga negli anni settanta questo tipo di posa è tornato di grande attualità e presenta due varianti: quella italiana e quella ungherese. La prima prevede la collocazione di due file di listelli in modo che formino un angolo retto a 90° congiungendo il capo di uno sul lato dell’altro.Quella ungherese, invece, prevede sempre due file di listelli che però vanno a congiungersi nel lato corto, detto testa, con un taglio che forma un angolo fra i 45 e i 60°.
Sebbene questa geometria sia di gran pregio, essendo utilizzata nelle pavimentazioni delle grandi regie e palazzi europei, diviene moderna e contemporanea se andiamo a utilizzare listelli lunghi. In questo modo andremo a dilatare gli spazi e esalteremo questo effetto se le finestre saranno posti nella direzione delle punte affinché la luce evidenzi il senso delle venature.
Se utilizzato per un salotto il sistema di posa a spina di pesce può prevedere anche la c.d. fascia a bindello, ovvero lungo il bordo perimetrale viene disposto una fascia di listelli disposti con uno schema diverso rispetto alla geometria a spina di pesce.
Questo decoro ulteriore sottolinea l’eleganza del rivestimento. Si ottiene un ottimo abbinamento con una modanatura a soffitto ( le cornici su lati perimetrali di quest’ultimo), rendendo la superficie delineata e di gusto classico. Ideale per chi adora lo stile vittoriano.
Questo tipo di posa per la quale ovviamente bisogna affidarsi a degli esperti, vanta anche delle nuove possibilità creative: è ormai frequente l’impiego di listelli di essenze diverse alternando un rovere sbiancato ad un Wenge ad esempio. La policromia crea un effetto inedito per valorizzare loft con arredamento industrial ad esempio.
Infine una nuova declinazione della geometria a spina di pesce è la scelta rustica: se in passato questa posa era una posa chic per palazzi baroccheggianti, ora viene sempre più utilizzata in abbinamento con travi a vista o in cucine country con il legno nelle tonalità più calde e accoglienti.
Ma vediamo, ora, alla più comune posa a cassero. Anche in questo caso vi sono due varianti : regolare o irregolare. La geometria a cassero regolare prevede la disposizione di file parallele di listelli di uguale larghezza e lunghezze in verticale o diagonale e posati in modo che alternativamente le congiunzioni siano alla stessa altezza.
Questa modalità garantisce una sensazione di ordine ed è indicata laddove sia l’arredamento ad esser il protagonista della stanza. Adatta a legni massicci e fra le più utilizzate per pavimenti ad incastro, perfetta per listelli di grandi dimensioni.
Se vogliamo esaltare la razionalità delle linee e la purezza di queste ultime possiamo disporre elementi di arredo paralleli al senso dei listelli, come ad esempio i divani, i tavolini o addirittura i tavoli da pranzo.
La disposizione a cassero irregolare, invece, utilizza listelli di larghezza uguali ma totalmente diversi nella lunghezza. La disposizione può essere verticale o diagonale con file parallele. Questo tipo di geometria in diagonale aiuta a mitigare eventuali irregolarità come muri fuori squadra ( semplificando muri che formano un angolo inferiore ai 90°).
Negli ultimi tempi è di gran lunga la piùLe soluzioni creative a cui si presta questa geometria aiuta a rendere particolari e diverse le stanze anche utilizzando pavimenti economici o standardizzati.
Se preferite legni con effetto usurato o grezzo, la posa a cassero irregolare in verticale potrebbe esser l’ideale per esaltare ogni graffio, bozzo o nodo. Laddove ci sia un elemento già di impatto è consigliabile una disposizione neutra in modo da lasciare che il legno oppure l’arredo siano i protagonisti assoluti del nostro ambiente.
Negli ultimi due anni, però, le fiere di settore hanno sempre più puntato su nuovi formati di parquet orientando, così, il gusto e le scelte di architetti e consumatori.
Sebbene sia ancora il listello o il listone a farla da padrone, sempre più persone scelgono il formato romboidali o esagonali composti da più doghe. Con questo tipo di forme si può dare vita innumerevoli disegni e geometrie grazie ad una posa accurata e professionale.
Fra queste non possiamo non citare la posa a cubo che si ottiene dalla composizione di tre rombi, ripetuta ordinatamente una accanto all’altra.
La geometria così creata dona tridimensionalità e dinamicità al pavimento. Vi suggeriamo essenze scure come il noce che esaltano questo effetto 3D, in particolare se abbinate a mobili bianchi new chic.